COMUNICATO STAMPA
Oltre 35.000 visitatori, 6 libri firme raccolti e un entusiasmo crescente per la buona politica
Terminata la mostra I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer che ha animato
la Sala Mostre del Museo Civico Archeologico di Bologna questa estate,
rendendo evidente la voglia dei cittadini di approfondire la storia e la cultura politica.
Bologna, 29 agosto 2024 - Oltre 35.000 persone hanno visitato la mostra multimediale I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer che è stata ospitata a Bologna, presso il Museo Civico Archeologico, dall’11 giugno al 25 agosto 2024 con ingresso gratuito, dopo una prima tappa al Mattatoio di Roma lo scorso inverno, dove aveva registrato circa 65.000 ingressi. Grande la soddisfazione degli organizzatori Fondazione Duemila - Centro studi e ricerca sulla cultura, la formazione, l'innovazione politica e amministrativa, Centro studi e ricerche Renato Zangheri e Associazione Enrico Berlinguer - Per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della sinistra italiana, che - unitamente ai curatori Alessandro d’Onofrio, Alexander Höbel, Gregorio Sorgonà e Carlo De Maria - esprimono un sentito ringraziamento alle Istituzioni bolognesi, al Sindaco Matteo Lepore, per aver voluto e sostenuto l’esposizione attraverso il patrocinio del Comune di Bologna, alla Regione Emilia-Romagna, al Museo Civico Archeologico e a tutto il sistema museale cittadino per l’ospitalità e la sempre partecipe collaborazione.
Grandissima affluenza anche agli eventi serali, oltre 40 con più di 80 relatori coinvolti, che hanno accompagnato l’esposizione con dibattiti, proiezioni di documentari e visite guidate condotte da personalità politiche e intellettuali che hanno ricordato e si sono confrontate sulle idee e i pensieri lunghi del segretario del P.C.I.
In alcune occasioni è stato necessario spostare il dibattito nel cortile del Museo poiché la Sala Conferenze, già molto capiente con un centinaio di posti disponibili, non era sufficiente a contenere tutto il pubblico.
Tutti gli incontri sono stati trasmessi in streaming sui canali social degli organizzatori, registrando quasi 107.000 contatti durante il periodo di apertura della mostra e oltre 150.000 da inizio aprile. Più di 15.000 le visite sulla pagina Facebook di Fondazione Duemila, con una platea prevalentemente emiliano-romagnola, ma che ha raggiunto anche il centro e il nord Italia.
Lo dimostrano anche i 6 libri firme raccolti durante i 75 giorni dell’esposizione: raccontano di un pubblico estremamente eterogeneo e proveniente da diverse parti del Paese e d’Europa.
Tantissimi i ricordi condivisi, non poteva mancare la nostalgia ovviamente, ma anche molta voglia di rimboccarsi le maniche e dare un seguito agli insegnamenti di Berlinguer anche nel mondo d’oggi. Molte poi le dediche di nonni e genitori per i propri discendenti, ma anche di nipoti e figli che ricordano le parole degli anziani e ringraziano per aver saputo trasmettere loro valori e coscienza politica.
Diverse decine i turisti stranieri che hanno visitato la mostra con interesse e lasciato un commento del loro passaggio.
Un turismo culturale attento e coinvolto che frequenta la nostra città e che dimostra quanto la figura di Berlinguer sia apprezzata anche all’estero, soprattutto in Spagna e in Francia, Paesi in cui il Segretario tentò di costruire una rete di collaborazione e un fronte eurocomunista, unico nel suo genere.
Oltre 800 i cataloghi, pubblicati da Pendragon, acquistati dal pubblico, per riguardare le fotografie della mostra; rileggere e studiare i resoconti dei viaggi all’estero di Berlinguer, che hanno contribuito a far riacquisire all’Italia una posizione credibile dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale; la vergogna internazionale elle leggi razziali e del regime fascista; ripercorrere la lista delle leggi di riforma dello Stato sociale approvate nel periodo in cui il leader comunista era segretario, concorrendo certamente, seppure all’opposizione, a dare una spinta al dibattito pubblico.
Quello che emerge dai numeri, dalle dediche e dalle tante chiacchiere scambiate con i visitatori è il bisogno di affrontare nuovamente temi culturali e politici significativi, la necessità di approfondimento e di confronto e la voglia di recuperare un certo modo di far politica e di impegnarsi per la collettività. Sono considerazioni che meriteranno un approfondimento maggiore, ma che certamente lanciano un forte messaggio a chi oggi si occupa della cosa pubblica.
Infine, il presidente di Fondazione Duemila, Mauro Roda, sottolinea lo sforzo considerevole compiuto dallo staff: “Un grande ringraziamento ai volontari e a coloro che hanno lavorato generosamente ogni giorno nel corso di questa bollente estate, per accogliere i tanti visitatori. E un pensiero di gratitudine al mio team, che ha lavorato per mesi per realizzare questo ambizioso progetto. Certi che i risultati ottenuti testimonino il bisogno di cultura politica e rafforzino il ruolo di
Fondazione Duemila, nella trasmissione e nella custodia della memoria e dei valori della sinistra italiana”.
Informazioni
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