Reinventiamo le case del popolo
Casa e popolo una coppia di elementi che hanno ancora molto da dire.
Casa come luogo amichevole, come ritrovo, come posto in cui si pongono le radici per crescere.
Casa come luogo amichevole, come ritrovo, come posto in cui si pongono le radici per crescere.
E popolo? Popolo come persone diverse per genere, età, etnia, che vogliono uscire insieme dalla solitudine e dall’isolamento.
Serve un posto ?
Sì serve un posto, anzi un insieme di posti nei quali persone di età diverse si possano incontrare in discussioni politiche, in confronti culturali, in prove di attività.
Serve un posto in cui l’incontro fra le diversità possa svolgersi in serenità e divertimento: nei cibi, nelle feste, nei modi di affrontare le situazioni, nelle storie individuali e collettive.
Serve un posto per parlare d’Europa, per prepararsi sempre di più e meglio ad essere europei conoscendo meglio un’Europa più evocata che effettivamente nota.
Serve un posto da interpretare, da ridisegnare negli spazi e negli scopi, nel quale realizzare idee e programmi condivisi; un posto che offra fuori dalle logiche di mercato opportunità di incontro e di azione, e anche di lavoro, inventando un modo di attivare e rendere più prospera una casa di tutti.
Esiste questo posto ?
Esiste, sì, da molto tempo, ed è il momento di risvegliarlo dall’oblio. La dispersione e il triste individualismo dei nostri tempi solitari chiedono una casa, una Casa del Popolo.
Una casa per costruire il futuro senza dimenticare il passato che l’ha ideata e che ce la consegna. Una casa nella quale ricordare, nella quale prestare ascolto e riflettere sui veri problemi dell’oggi, oltre gli slogan, oltre la banalità che ci assedia. Una casa nella quale produrre cultura, anche tornando su questioni mai morte e messe da parte troppo in fretta.
Una casa in cui famigliarizzare con i grandi temi della politica non solo friggendo le crescentine ma certamente anche in questo modo.
Una casa in cui occuparsi della storia, della nostra storia, a partire da temi grandi e da bisogni veri,in cui superare l’isolamento e trovare risposte collettive
Quelle risposte che portarono a inventare oltre cento anni fa le Case del Popolo. Reinventiamole
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